abbazia di sant’andrea

Qui si respirano veramente storia e natura in un'oasi di pace veramente unico al mondo! curioso dal punto di vista dell'architettura, insolita per la Liguria; non facilissimo da raggiungere ma merita assolutamente una visita!

Da vedere! La chiesetta, il piccolo chiostro, la vallata circostante. E poi proseguire sino a Perlezzi e al bosco delle fate: sono davvero posti magici.

L'abbazia si trova nella frazione di Borzone del comune di borzonasca ( la zona del parco dell' Aveto ) , è un luogo mistico e per chi arriva i due cipressi ( di cui uno cinquecentenario ) che incorniciano il frontale su cui svetta il campanile è una cartolina meravigliosa ; non vi è certezza sulla data e su chi l'abbia costruita partendo da una fortezza bizantina ,probabilmente i monaci cistercensi di Bobbio , quello che è certo che ne ebbe il possesso l’Abbazia di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia ( monaci cistercensi ). Peccato che nei secoli è stata molto rimaneggiata ,sopratutto gli interni snaturandone l'architettura , niente di speciale le opere presenti .

La Liguria è piuttosto avara di architetture romaniche di pregio. Questo edificio, purtroppo snaturato da vari interventi e solo in parte restituito alla purezza originaria, è uno dei pochi esempi e merita una visita. All'interno c'è un altare settecentesco dedicato ad Anna, madre di Maria e nonna di Gesù, con due statue lignee di un certo pregio. Molto bella un'edicola rinascimentale degli inizi del XVI secolo, in ardesia. La parte più affascinante del complesso è la torre, manumentale e robusta. Non manca un'iscrizione rarissima che ci informa che nel 1243 l'abbate Gerardo nato a Cogorno (Cucurno) fece fare la chiesa e la torre. L'edificio si trova in un luogo solitario, con ampio panorama, circondato da vitigni e olivi, un piccolo eremo paradisiaco. Non c'è nessun servizio d'accoglienza, ma è una pecca trascurabile.

La chiesa sorge isolata in mezzo ai boschi: molto particolare l'esterno per le decorazioni e la possente torre campanaria; peccato che l'interno sia stato stravolto dalle aggiunte ottocentesche.

Per raggiungerla si devono percorrere strade tortuose, ma da cui si gode di un panorama stupendo.L'abbazia venne costruita nel 1265 e di quest'epoca rimangono ancora testimonianze nell'esterno. L'interno è ottocentesco.Davanti sovrasta un cipresso di 80 metri di circa 600 anni, davero eccellente questa abbazia. Consiglio anche di andare a vedere il "megalitico del volto di Cristo", che dista a soli 3 km di auto verso Zolezzi.

La strada è tortuosa ma una volta arrivati toccherete con mano una abbazia fondata dai monaci Benedettini poco dopo quella originaria di Bobbio e che trasmette fedelmente sensazioni storiche. Ma lo scenario, completamente in mezzo a boschi e vallate intatte, Vi porterà a meditazioni spirituali e ad immergervi nella natura. Merita sicuramente la deviazione